‘Gestire’ è stato presentato questa mattina dall’assessore regionale all’Ambiente, Sistemi verdi e Paesaggio Leonardo Salvemini, alla presenza dei rappresentanti dei principali partner, vale a dire il Centro turistico studentesco giovanile, la Lega italiana per la protezione degli uccelli onlus e Fondazione Cariplo, che ha cofinanziato il progetto.
PERCHÈ UN PIANO DI QUESTO TIPO – L’importanza di tale strumento è fondamentalmente quella di far fronte comune contro tutto ciò che minaccia la conservazione dei siti Natura 2000, come il cambiamento climatico, la frammentazione, la presenza di specie alloctone vegetali e animali, nonché l’inquinamento atmosferico. “Il fatto che la Commissione europea abbia deciso di finanziare proprio questo progetto – ha detto Salvemini – è di grande importanza. E dunque è fondamentale che tutti i soggetti coinvolti facciano fronte comune e uniscano le forze, a maggio ragione perché, quando il pubblico integra, anche i privati si fidano e ci mettono del proprio”.
BIODIVERSITÀ FORMA DI SVILUPPO – L’assessore Salvemini ha anche sottolineato come la biodiversità vada a tutti gli effetti considerata “una forma vera e propria di sviluppo sostenibile per noi e per le generazioni future. Perché i nostri parchi e le nostre aree offrono numerose possibilità di sviluppare altre forme sociali di economia”. Quindi il passo da fare è quello di gestire queste risorse, affinché si trasformino in un vero e proprio volano per l’economia.
VERSO L’ECONOMIA BLU – “Serve un cambio di mentalità – ha aggiunto Salvemini – bisogna abbandonare l’approccio conservativo al verde, per adottarne uno che miri alla programmazione e alla gestione delle biodiversità”. In questo percorso risvolti positivi possono sicuramente arrivare dal turismo, dall’educazione ambientale e culturale e da un’economia sostenibile “non più green, ma blu”, perché “non solo inquina di meno, ma rende anche di più”.
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